lunedì 12 novembre 2007

silvia a piccole dosi e sotto consiglio medico....

Fra discorsi fruscianti di foglie e scarpe, mi chiedevo allora cos'è la bellezza o dove risiede la verità o ancora se l'essere felice è un pane sfornato per tutte le bocche o ancora se hanno un cuore tutte le serpi striscianti del mondo. Ho scritto 14.30 a matita nera sulla carta, pensando "ma che bella la canzone....
...bella da voler tener la voce e toglier la musica....se prendessi la voce e la suonassi in due ottave di briciole in più....con la musica secca di resina, tempera e cipria....".
Mi dispiace, io non ho il biglietto. Nessun biglietto da bucare o spiegazzare nelle tasche, per ora.
Quanto mi viene a costare una foto di acquarello che tu dipingi ma non sai cos'è?
E poi....è ora di dormire con un respiro irregolare da risvegliar la strega del mio libro? La Draghessa è tornata scalciando dalle pagine di cui da bambina avevo paura...e adesso.....non te lo dico.
Domani pranzo lì, e alle dieci lì, e alle famose 14.30 lì, amore chiamami alle 13.10 così ti dico ti amo prima delle 13.15 e non più fino alle 18.00. Ma tu dormi fra le 23.57 e le 0.01?
L'orologio mi vuol battere sul tempo, per una volta no, ma se poi ce la fa....non te lo dico.
C'è una nebbia inconsistente fra le cose che farei e le cose che "poi" e "alla fine".
Ma c'è un bambino che mi dorme addosso in qualche distratto sogno; sogna me per sognare lui, finchè qualcuno non spegne luce e allora......è davvero ora di dormire.

1 commento:

Anonimo ha detto...

non c'è che dire..klimt e basta (come al solito la vecchiaccia l'han tagliata)
troppi orari in questo post..eppure resto un po' affascinata da sempre, poi!
ti aspetto per merenda.. I.